Ha avuto inizio dall’analisi del bilancio e delle delibere di pagamento dell’Asl Bari l’inchiesta dell’Avvidasa, che proseguirà nei prossimi mesi con riguardo alle altre aziende pubbliche nazionali, finalizzata ad accertare l’esatta incidenza che le liquidazioni dei risarcimenti del danno da responsabilità medica hanno sul bilancio di un’azienda sanitaria.
Il refrain che risuona nei convegni di settore è che il diritto dei pazienti al risarcimento dei danni derivati da errore medico, anche quando giudizialmente accertato, andrebbe contemperato con la (in)sostenibilità dei costi a carico delle Aziende Sanitarie, a causa della sua “decisiva” incidenza.
Tali asserzioni, del resto, compaiono abitualmente anche negli atti giudiziari delle Aziende Sanitarie pubbliche, con l’intento di indurre il giudicante a limitare le liquidazioni o, addirittura, a ostacolare le azioni esecutive esercitate da danneggiati dopo aver ottenuto, a volte dopo un decennio, una sentenza di riconoscimento del proprio diritto.
“il danno che deriverebbe all’ASP sarebbe fin troppo evidente, danno che verrebbe a ripercuotersi sull’intera utenza, in considerazione dell’ormai precaria situazione economica in cui versa la sanità in Italia e in particolar modo al sud.” (Istanza di inibitoria in appello Asp Palermo)
“Da cui due gravi conseguenze: da una parte la pubblica amministrazione sarà gravata – nel peculiare momento della nota emergenza COVID ancora in atto – di somme di considerevoli entità, che sarebbero così distratte dall’utilizzo per il regolare funzionamento della macchina sanitaria pubblica; somme che sono assolutamente non dovute per i motivi sopra esposti.” (Opposizione al precetto AO Cardarelli).
Dall’esame dei numeri emerge, tuttavia, una realtà ben diversa.
Ad esempio, nel 2012 l’Asl Bari ha liquidato 3.056.356,00 € a titolo di risarcimento del danno per responsabilità medica, in esecuzione di transazioni o sentenze.
Nello stesso anno, l’Asl Bari metteva a bilancio oltre due miliardi e mezzo di euro (2.555.810.042,85 €) a titolo di costi di produzione e circa 135 milioni per fondo rischi (134.994.176,00 €), di cui circa 30 milioni solo per cause civili (29.928.739,00 €).
L’esame di queste cifre induce alle seguenti considerazioni:
Con riferimento alla struttura sanitaria in esame, il totale dei risarcimenti riconosciuti ai danneggiati incide sul totale dei costi per lo 0,12 %
Il liquidato è pari al 2,3 % di quanto accantonato a fondo rischi e al 10,2 % di quanto accantonato nel fondo dedicato ai rischi derivanti dalle sole cause civili.